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La sciarada veniva praticata, in origine, con il tipico svolgimento a parti convenzionali dato dall'uso delle parole primo, secondo, intero e simili; per lo più, in omaggio alla forma antica dell'indovinello, con l'uso della prima persona. Assumendo una combinazione di sciarada come ciocco + latino = cioccolatino, un tipico esempio rispondente a questa tecnica potrebbe essere il seguente.
Il mio primo riman segando il fusto, col mio secondo discuteva Augusto, il mio intero si scarta e ha un dolce gusto. |
La forma della sciarada si è poi evoluta allorché si è iniziato a sostituire le parti e il totale non più con parole convenzionali ma con le incognite x e y, ognuna corrispondente a una lettera, rendendo conto così anche della lunghezza delle varie parti. Tale tecnica (svolgimento a diagramma) è ancora in uso nell'enigmistica popolare. Eccone di seguito un tipico esempio.
Sciarada Mio figlio non fa compiti a Natale Mentre nel caminetto ardeva il xxxxxx vedevo disperarsi quello sciocco: sbuffava sopra il libro di yyyyyy sciogliendo in bocca un buon xxxxxxyyyyyy. |
La forma più complessa è, comunque, quella affermatasi definitivamente nell'enigmistica classica moderna, lo svolgimento a enigmi collegati. La sciarada è, allora, un componimento in cui ogni strofa (o riga o distico nei giochi brevi) corrisponde a una parola della soluzione e costituisce un enigma a sé. Tale tecnica prevede l'uso di un diagramma numerico che specifichi la lunghezza dei termini da trovare. Si può proporre l'esempio che segue.
Sciarada (6+6=12)[1] "Tutto qui il fisico, amore?" Per fare il fusto con la fiamma sua conta cinque flessioni, però al termine consumandosi fonde. Adesso è nero e del bacio non resta che il pensiero. |
La seguente sciarada è invece tratta dal noto romanzo "Harry Potter e il Calice di Fuoco", di J. K. Rowling
La mia prima è la terza di passione, e tre ne vuole la sottomissione, la seconda è colei che, amica o amante del cuore è la compagna costante; la terza è un albero dalla chioma folta, nobile ramo di foresta incolta. Ora unisci le tre e dimmi, o tu, viandante: nero, sporco e ripugnante, veramente baciarlo è cosa grama, sai ora dirmi come esso si chiama?" |