La mia mano,
si muove da sola,
scrivendo parole senza senso,
sembra stella cadente,
nel tradurre l’animo,
con scritti , graffi e tagli,
mentre il mio cuore è dilaniato
da battiti insensati…
Negli anfratti della mie membra,
penetra profondamente il dolore,
sembra quasi risacca,
che scivola nelle anse delle coste,
mentre come conchiglie
i miei pensieri
vengono portati via,
dal turbinio….
Non si è mai troppo poveri per donare una carezza.