il dio danaro

e disse guerra
ma già non era in pace
il dio danaro

aveva sete
d'obeso strapotere
non era sazio

di oro nero
gemme e diamanti
cintura fece

gonfio d'orgoglio
non ritornò mai indietro
alla parola

dio testardo
sordo alle ragioni
strappò la pace.

Scordò quella frase
"O me o mammona",

quando l'ora giunse
si presentò
davanti al Giudice
che non esitò a
negargli un passaporto;
infuriato
buttò i suoi denari
ai piedi degli angeli
e furono i démoni
a raccoglierli
per alimentare il fuoco eterno
e la porta dell'Incanto
si chiuse davanti a lui
che restò là, a terra,
abbandonato anche
dalla sua ricchezza.

bella, Angela



un abbraccio

Un applauso alla tua poesia Angela