Incedevo nella notte con lenti passi
come se di tenebre stesse mi ornassi
d'un tratto udi una voce
a tratti soave, a tratti feroce
Dinanzi alla chiesa un tetro giullare
come marionetta continuava a danzare
gettando ombre sull'immagine d'un santo
con silente voce elev il suo canto
In me fissato lo sguardo ferale
decise in un istante di farmi del male
Le sue parole giunsero a me tra mille echi
"Dove vai e dove ti rechi
or che gli umani son tutti ciechi?"
Ma non mi prestai al vil inganno
sol per frustrare colui che osanno
Andandomene gli voltai le spalle
ma mi fu appresso con le iridi gialle
"T'aggrappi ancor alla speranza
pur quando l'immenso buio avanza?"
Un colpo di lama e fui sporco di sangue rosso
ma al giullare morente rispondere ora posso
"Mi reco a guarire gli occhi
di coloro che tu chiami sciocchi"
----------------------------------------
Non si possono eliminare le radici. Si possono nascondere, forse si può far finta che non abbiano importanza, ma davvero non si possono eliminare.
Sono io il Gran Pastore
nel volo della falena
di cui senti con orrore
i graffi sulla schiena.