mi ritrovo
nella notte
ai margini della vita
quasi in attesa di sublimazione
ad imporporarmi
il cuore
tra gli spazi della speranza
nel muto suono dei ricordi
percorro
in versi scritti
cruenti
l'autodafé di un io
radicato
ruggente
a presagire risvegli nuovi
di mutevole angoscia
nel dove di un tempo risorto
in cui si dipingono le aurore
e si traccia
inesorabile
il cammino dell’anima
infine
chiusi gli occhi
mi sommerge il vuoto
vanni 2004 dicembre
merlin
[Modificato da vanni-merlin 24/12/2004 2.02]