Ana, poggia il fucile
…
Ti schioppa in testa un bel pensiero a volte
Che afferrarlo sembra facile da sobrio,
Los Angeles non ti fa mai sentire inadeguato,
Quando attraversi le freeway
La gente pare persa proprio come te
Circola in versi del mugugno il moribondo
(sorrido in rete)
Eppure non ci pare eclettico abbastanza
Vorremmo legger roba più vestita
Che ci trasporti e non ci avveleni
Per questo dico l’arte ormai è borghese
Quando lo dico trovo poi sempre qualcuno
Che criticamente si risente
E letterariamente non aggiunge più che un cazzo
Ci vorrebbe l’ecografia, quella dell’anima,
Per capire dove stanno i calcoli
O il cancro che avvelena tanto spirto
(speranzoso)
Che se uno spirto c’è davvero
(mio limite)
Io troppo spesso non lo vedo
Così mi diverto a prender per il culo
Ma forse tutto questo è come un codice
E chi mi capisce prima o dopo arriverà
Anima gemella che mi cerchi
Un dì ci troveremo certo noi
A Los Angeles t’aspetto
Saint Ana è nostra
(o forse era a New Orleans?)
Mi vedi sulla strada polverosa?
Poggia il fucile, io sono lì
11/11/04