| | | | Post: 33 | Registrato il: 14/12/2008
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08/01/2009 08:48 | |
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L’occhio che ti vede non si duole affatto
L’occhio che ti vede non è neanche soddisfatto
L’occhio che ti vede è un po’ annoiato a volte
Più spesso si riposa, anche se sembra aperto
Pare aperto, voglio dire, come fosse spalancato,
Par quasi che ti guardi, e invece dorme
Tu stai seduto al bar, leggi il giornale, anche gli annunci
Occasioni per una nuova vita, in altro mondo
Spilluzzichi in silenzio, cerchi qualcosa che non sta nel piatto,
Ti piove intorno e manco te ne accorgi
Come se fosse soluzione, pensi, scriver di quel che ti succede,
Alieni intorno, in fase di atterraggio, burocrati dispersi fra le stelle
Così, tu vedi, occhio, non è mica detto che sia tutto scontato,
Piangersi addosso e rimirar le stelle
Da quotidiano ricordar terre perdute
Scusa me, occhio, se io non son cronista
Spersa la mente e l’occhio vivo perso mio
A rimirar le stelle, vago
1/11/04
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