mr.si
00mercoledì 29 ottobre 2008 20:33
Fili d’ombra
i fili del balcone rimbalzano nell’aria
mentre il legno della persiana serra
l’immagine delle nuvole
la pioggia striscia sulle nocche
del portico, dimenticando
l’acqua e il suo sapone.
Vedo macchie dappertutto
nelle righe dei mattoni
in maioliche cresciute
nel marmo di uno sguardo
e mi sembra di arretrare tra le mani
a stringere le mie costole estranee.
Rebby.
00mercoledì 29 ottobre 2008 22:50
Se un pezzo mi da immediate emozioni riceve immediati commenti.
Dio, che bella diapositiva mia hai dato da guardare!
Sento l'odore del mattone umido di pioggia.
Vedo su di esso stampate gocce che faticano ad arretrarsi.
Vedo la tua mente staccarsi dal corpo per dissolversi al mattone come nuvola.
Bacio
Reb
al_qantar
00domenica 2 novembre 2008 20:57
Senza dubbio un'immagine molto bella e vissuta interamente. Mi colpiscono gli ultimi due versi, non riesco bene a definire questa estraneita a cui ti sottoponi arretrando.
Forse un sentirti di non far parte della natura circostante perche artefatta?
Ti abbraccio
sebastiano