--

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
mr.si
00giovedì 6 novembre 2008 16:25
Il viola dell’alzheimer


Davanti alla finestra. La sedia nell’angolo e la tua mente aperta sulla pioggia.
Le gocce cadono, si perdono, si riacquistano e allungano le loro code sul vetro.
Il tuo corpo resta privo. Dalla camicia non rientra il seno macchiato dal vento
né le stanze saldano i rumori che crescono. 
Quando la pelle ha lasciato l’età eri già andata via, con le nebbia nei sandali 
allacciata alle caviglie, con i nomi asciugati sul rossetto, come spine da filare
nel telaio della mano. Eppure ho sempre pensato che i tuoi sorrisi
fossero laghi, dove la notte perde i suoi contorni.

Non trovo niente vedendoti.
Solo acqua.
Una corrente ferma che attende il mare, la spuma per riallacciare la sabbia. 
Rebby.
00giovedì 6 novembre 2008 20:49
No no. Non ci provo nemmeno.
Te la dovrei riportare tutta!

La profondita' del sentimento e del tuo spirito descrittivo mi siringano la valvola sistolica.


Com'e' dolce, cruda questa realta' che ci hai descritta.

Questo viola di morte che morte ancora non e'.

E' peggio.


Dire di essere vicini alla sofferenza altrui non e' una frase convenzionale, almeno, non per me.

Non so se parli di te o di chi, ma nutro un profondo rispetto per il dolore degli altri.
Forse perche' ho tanto sofferto.
Anche se non sempre serve a sensibilizzarci.

Nel dubbio che sia un risvolto della tua vita familiare, ti mando un abbraccione.
Male che vada..mica ci sputerai sopra,no????

Ma quanti trovi che ti mandino un abbraccio disinteressato??

Grazie.

Pezzo bellissimo denso delle proprie rughe.

Rebby [SM=g7440]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:12.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com