Una tazza di tè

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ginevra67
00sabato 13 settembre 2008 22:32
Nan-in,un maestro giapponese dell'era Meiji(1868-1912),ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen.
Nan-in servì il tè.Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare.
Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a trattenersi. "E' ricolma. non ce n'entra più!".
"Come questa tazza," disse Nan-in "tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture.Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?".


tratto da "101 STORIE ZEN"


doctorlecter
00domenica 14 settembre 2008 08:55
E' proprio così, malgrado ogni tentativo di volerla far propria il popolo occidentale non sarà mai così vuoto di abitudini di vita e così spoglio di congetture da poter accogliere in se questa filosofia.

E' però importante conoscerla per commprendere che esiste un altro odo di approcciarsi alla vita. [SM=g7422]
ginevra67
00domenica 14 settembre 2008 10:54
è vero,per questo colgo l'occasione per colmare una lacuna che ieri postando non ho notato...COSA E'LO ZEN?Riporto sempre da "101 STORIE ZEN",sicuramente non esaurirò la conoscenza della profondità e della bellezza del pensiero orientale,ma vuoi mettere che si può stuzziccare la curiosità di chi vuol scoprire altri modi di cogliere la vita?Grazie di cuore doctorlecter.

scusate...piccolo imprevisto torno tra un attimo a postare.... [SM=x557406]
ginevra67
00domenica 14 settembre 2008 10:54
è vero,per questo colgo l'occasione per colmare una lacuna che ieri postando non ho notato...COSA E'LO ZEN?Riporto sempre da "101 STORIE ZEN",sicuramente non esaurirò la conoscenza della profondità e della bellezza del pensiero orientale,ma vuoi mettere che si può stuzziccare la curiosità di chi vuol scoprire altri modi di cogliere la vita?Grazie di cuore doctorlecter.

scusate...piccolo imprevisto torno tra un attimo a postare.... [SM=x557406]
ariadipoesia
00domenica 14 settembre 2008 14:32
[SM=g7379] la magia dell'oriente il suo fascino, il mistero di riconoscersi nelle cose semplici...
[SM=g7398] ma com'è allora che si stanno occidentalizzando? [SM=x557437]
ginevra67
00domenica 14 settembre 2008 16:44
domanda da un milione di dollari.....eh sì,la domanda se conti di più la vita attiva o quella contemplativa c'è già nelle parole del più grande rivoluzionario di tutti i tempi:Gesù.
L'occidente è pratico e supponente,ritiene di avere tute la risposte in mano,l'oriente ha la sapienza dello scorrere delle stagioni.In Oriente praticità e meditazione possono convivere,secondo me, magnificamente,visto che essi conoscono la mutevolezza e l'eterno movimento della vita.Siamo noi occidentali a rimanere incastrati nella corsa dell'universo, per il semplice motivo che cerchiamo di fissare tutto,mentre sappiamo bene che l'osservazione della realtà insegna,che l'impermanenza è l'unica cosa stabile.Quindi nel normale movimento della storia si occidentalizzeranno,senza danno credo,mentre noi...continueremo a cercare risposte dove in realtà continueranno a prosperare solo domande.
p.s. [SM=x557415] si è capito quanto ami l'oriente?un grosso abbraccio a tutti voi.
ariadipoesia
00domenica 14 settembre 2008 17:13
Vedi, hai involontariamnte detto che una cultura orientale già la abbiamo visto che quel Gesù di cui tanto parliamo tanto occidentale poi non era.

forse per quello che siamo divisi nella dicotomia occidentale fede-vita
e ci facciamo un Dio ad nostro uso e convenienza [SM=g7379]
ginevra67
00giovedì 18 settembre 2008 15:47
3. Ah sì?
Il maestro di Zen Hakuin era decantato dai vicini per la purezza della sua vita.
Accanto a lui abitava una bella ragazza giapponese, i cui genitori avevano un negozio di alimentari.Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, i genitori scoprirono che era in incinta.
La cosa mandò i genitori su tutte le furie. La ragazza non voleva confessare chi fosse l'uomo, ma quando non ne potè più di tutte quelle insistenze, finì col dire che era stato Hakuin.
I genitori furibondi andarono dal maestro.
"Ah sì?" disse lui come tutta risposta.
Quando il bambino nacque, lo portarono da Hakuin. Ormai lui aveva perso la reputazione, cosa che lo lasciava indifferente, ma si occupò del bambino con grande sollecitudine. Si procurava dai vicini il latte e tutto quello che occorreva per il piccolo.
Dopo un anno la ragazza madre non resistette più. Disse ai genitori la verità: il vero padre del bambino era un giovanotto che lavorava al mercato del pesce.
La madre e il padre della ragazza andarono da Hakuin a chiedergli perdono, a fargli tutte le loro scuse e a riprendersi il bambino.
Hakuin non fece obiezioni. Nel cedere il bambino, tutto quello che disse fu: "Ah sì?".
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