E luce fu

 

In notti cosmiche senza futuro

al soffio armonico ti concedesti

 aurora, elegante nell'incedere

da levante allungasti le tue dita

sparpagliasti la malinconia del buio.
 

E luce fu sul mondo dei colori

dono divino in filamenti d'arte.

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Sette endecasillabi in omaggio alla creazione della luce.
Come spesso capita quando ti si legge, si trova conferma che mai nulla è messo a caso.
Giusta la scelta dei sette versi per indicare l'inizio dei tempi i giorni della creazione, in enecasilabi, ma perchè non 12 sillabe?avresti potuto per coerenza al numero 7 bibblico di sceglie un verso di 12 sillabe, ma giustamente 11 è due volte uno e all'inizio dela creazione i figlio ancora non c'era quindi indichi il Padre creatore e l'Amore che genera i doni al mondo,per le 12 tribù per cui il figlio doveva essere donato e sacrificato non eara ancora tempo.
devo dire che ognio volta per commntarti in questo tipo di poesia devo comunque andare a ripasare il polveroso libro della numerologia e questo se nelle tue intenzioni di poeta significa voler far soffermare chi ti legge sui doni di Dio, assume un significato ancora diverso.

brava Angela.

Versi puliti, degni di un dignitoso poeta quale sei Angela cara, scritti con la giusta e misurata solennità che l'argomento richiede, senza esagerazioni nè difetti. Notevole il discorso del dottore che mette in risalto quella numerologia che attiva una attenta riflessione cabalistica e mi trova daccordo su ogni punto.

Bella l'immagine scelta, direi un'aurora stilizzata, chissà, forse la prima aurora quando il caos cominciò a prendere una forma.


Bacio


Al