ELIOTERAPIA

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ariadipoesia
00giovedì 28 ottobre 2004 11:24
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Le radiazioni solari possono apportare notevoli benefici. Difatti, dalla superficie incandescente del sole, vengono emesse nello spazio, sotto forma di radiazioni, enormi quantità di energia.



I raggi infrarossi esercitano la loro azione a livello degli strati superficiali della cute, dove si trasformano in energia calorica. La loro azione chimica è praticamente nulla ed, essendo energetici, quasi mai causano danni, eccetto che per intensità molto elevate, caso in cui possono procurare delle vere e proprie ustioni, con le relative conseguenze che esse comportano. I raggi infrarossi svolgono un ruolo essenzialmente positivo, esercitando un’azione trofica sui tessuti per l’attivarsi degli scambi nutritizi e della circolazione. L’azione benefica si esercita anche nelle regioni non irradiate, dove si produce decongestione degli organi interni, migliorandone così la funzionalità. Per di più essi agiscono sul metabolismo sia direttamente che stimolando la funzione di ghiandole endocrine.



I raggi ultravioletti, radiazioni invisibili che rappresentano solo il 5% dello spettro solare, possiedono una tale carica energetica sufficiente a provocare, anche a dosi minime, importanti fattori fisici e chimici. Di conseguenza, l’esposizione al sole nei centri balneari e in montagna, se ben condotta, può risultare salutare per tutti.

L’esposizione al sole deve essere attuata con molta cautela e ponderata gradualità, proprio per non tramutare un effetto positivo in uno sfavorevole per il benessere dell’organismo.

I bambini sono più sensibili degli adulti alle radiazioni solari, così come le persone di carnagione chiara rispetto a quelle con pelle scura, in quanto posseggono nella cute una minore quantità di melanina. Inoltre gli anziani soffrono l’effetto violento dell’irraggiamento, probabilmente a causa del loro metabolismo ridotto.



Da ciò si deduce che l’elioterapia deve essere effettuata con prudenza: pochi minuti i primi giorni e mai nelle ore più calde (dalle 11 alle 15), evitando di esporsi dove è più intenso il riflesso dei raggi solari. Anche per il fatto che alcune parti del corpo sono più sensibili, ci si deve esporre al sole poco alla volta, fino ad arrivare all’esposizione completa di tutto il corpo



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ariadipoesia
00giovedì 28 ottobre 2004 11:26
Controindicazioni
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Sembra che l’elioterapia stimoli indirettamente tutte le ghiandole a secrezione interna a produrre ormoni e ciò determina, in soggetti ipertiroidei, fastidiosi disturbi come tachicardia, tendenza allo svenimento e stato di agitazione psicomotoria. Altre incompatibilità sono costituite dalle gravi malattie debilitanti, nelle quali lo stesso riscaldamento può determinare un ulteriore abbassamento della pressione arteriosa e quindi uno stato di depressione cardiocircolatoria.



Oltre al diabetico grave, devono evitare l’esposizione al sole specialmente quanti sono affetti da forme di tubercolosi polmonare. Infatti, le radiazioni solari possono risvegliare processi tubercolari facendoli passare dalla fase di riposo a quella attiva. È bene anche ricordare che l’esposizione irrazionale al sole può provocare tre importanti manifestazioni: i crampi da calore, l’esaurimento da calore e il colpo di calore.



L’elioterapia deve essere condotta pertanto con massima prudenza in quelli che soffrono di fragilità vasale e nei portatori di varici agli arti inferiori. La vasodilatazione stimolata dal calore dei raggi solari aggrava il processo varicoso. Essenziale è poi la protezione degli occhi con lenti scure, tanto più indispensabile per coloro che hanno difetti visivi o accusano affezioni oculari di vario tipo.


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