I silenzi di Penelope

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ariadipoesia
00domenica 7 settembre 2008 03:04

 


attesadipenelope



Ritrovarti
nei pensieri miei


Quì

dove tutto tace

 l'ombra è colore

che asciuga le lacrime


-Quanto conta il tempo?-


Attimi di infinite  stasi

estasi d'anima
ricamano

guglie imponenti

per rimagliare il sogno


-Nessuno tornerà dal mare-

 .:.

al_qantar
00domenica 7 settembre 2008 04:49
Grazie.

Ricominciamo da qui!


Al
al_qantar
00martedì 9 settembre 2008 00:57
Ritrovarti
nei pensieri miei

Quì
dove tutto tace

l'ombra è colore

che asciuga le lacrime


-Quanto conta il tempo?-


Attimi di infinite stasi

estasi
d'anima
ricamano

guglie imponenti

per rimagliare il sogno



-Nessuno tornerà dal mare-


Comincerei col dividere la poesia in due parti genialmente separate dall'autore attraverso l'inciso dell'ottavo verso. La prima parte espressa in tonalità minore, in senso musicale, si muove su quote basse e suoni sottili, come per non far sentire, all’esterno, nemmeno i pensieri di questo personaggio cosi serio, sensibile ma determinato e paziente con le sue paure ma anche con le sue assolute certezze. Questo sentirsi cosi vicina al suo uomo non è solo frutto della sua fantasia, ma c'è come una sorta di legame telepatico che li rende uno indivisibile che, ne la distanza ne il tempo possono separare. Personalmente vi avverto un ritmo euripideo che mi riporta alle lamentazioni di Eucuba
e ritengo decisamente professionale la capacità di far sentire questi suoni in uno scritto odierno. Ma questa professionalità non si ferma qui; sappiamo tutti quanto è complicato raccordare due ritmi diversi, in pittura si usano le sfumature quando i contrasti sono eccessivamente forti, ma il musica ed il poesia, il discorso è diverso perché è necessario trovare il riferimento adatto e adattabile ad ambedue i suoni o ritmi.

Quanto conta il tempo?

Non mi voglio soffermare sui significati del verso o sulle molteplici chiavi di lettura ma, bensì, insistere sul suono.

Quanto conta il tempo an – on - em

Qualche tempo fa, la signora Ariadipoesia, mi avrebbe detto che quell’insieme di suoni non andava bene per un impasto fonetico che, attraverso la cassa armonica della bocca, sarebbe diventato una specie di din - don - dan - oggi, la stessa signora, utilizza mirabilmente questo impasto fonetico per raccordare due ritmi diversi con un risultato che ha del geniale in se. Anche il punto di domanda gioca il suo ruolo, insomma un bellissimo gioco semantico e oserei dire “meta”. Il passaggio, come lo leggo io, è in una tonalità diminuita va a scendere, finire quasi con un sospiro facendo perdere l’idea della domanda ma lasciandone il senso. Inoltre, si noti come la parola giocata con assoluto
disimpegno giochi un ruolo fondamentale ed impegnativo nel significato e nella separazione.


Il ritmo che segue lo sento come una piccola meraviglia gotica; è un crescendo decisamente fermo senza angoscia, niente panico, un momento di passione controllata. Si avvertono delle certezze inerziali che poi, sfociando nella chiusa, si espanderanno prendendo corpo assolutamente consistente, attraverso una rampa fatta di parole che riescono ad imprimere una velocità eccezionale.
Trovo bello l’altro gioco fonetico di “stasi ed estasi” estasi come estensione della prima per prepararci ed avvicinarci meglio alle guglie imponenti e all’importanza assunta dalla tanto famosa coperta di Penelope rimagliata sapientemente.
Gotico perché s’innalza, gotico perché ha una struttura armonica e semplice ma possente, gotico perché contiene segreti fra le pieghe architettoniche, infine perché porta ad una chiusa che è un vertice, il vertice, appunto, delle guglie imponenti.

-Nessuno ritornerà dal mare-

Escludente, negativa, evidente rassegnazione. 1^ deduzione
Negazione esorcizzata-affermazione per arrivare alla speranza. 2^ deduzione
Certezza matematica affermazione-affermazione 3^ deduzione


Allora, se ci adattassimo alla 1^ deduzione, tutto quello che abbiamo detto non significa nulla e avremmo sbagliato tutto. Penelope, donna troppo saggia per nutrire speranze vane.

La 2^ deduzione mi fa pensare, potrebbe essere naturale che nonostante le sicurezze proprie ci sono delle evidenti scadenze e quindi affidarsi alla speranza è possibile e rende più umano il personaggio
per cui riferendoci alla sua saggezza ed eliminata la rassegnazione, la speranza diviene un appoggio di tipo archimediano

Ma qui, nella 3^ deduzione c’è qualcosa apparentemente contrastante, ma che si riallaccerebbe benissimo con la prima parte della poesia dove un leggerissimo alone di esoterico frammenta la solitudine: la telepatia.
E’ noto che l’amore, il desiderio, la sofferenza sono sentimenti che riescono ad incanalare le onde celebrali, quindi i pensieri in una frequenza percettibile dall’altro, per cui penso che Nessuno è lo stesso Nessuno malauguratamente conosciuto dal ciclope Polifemo:
Mistero svelato! Nessuno (Ulisse) tornerà dal mare. Più certo di così!



Brava Angela, davvero brava


Al
ariadipoesia
00martedì 9 settembre 2008 13:45
Ti ringrazio per questo commento serio e puntuale a dimostrazione che un commento riveste carattere di testo letterario vero e proprio e il giudizio del commentarore sia positivo che negativo, rispetto al testo in esame non può che inorgoglire chi lo riceve già per il sol fatto che il suo scritto è stato letto e considerato degno di attenzione.

[SM=g7474]

E' questo il motivo per cui ho deciso di uscire da certi luoghi di forzate cortesie e di superficiali approssimazioni di commenti, e ristrutturare questo forum dove, nel bene e nel male, chiunque decide di entrare a farne parte sa che i suoi testi non avranno mai una critica da arruffianamento per elevare lo standard di postaggio.

A chi servisse una pacca sulle spalle e un bravo di circostanza lo scrivesse prima del testo postato almeno uno si regola, ecco la gente che cerca questo tipo di cose dovrebbe scrivere in alto prima del testo... non commntatemi oppure scrivete solo che son bravo/a anche se sapete che non è vero.

[SM=x557323] al solito mi son fatta prendere la mano, va buò fa nulla posto tutto lo stesso. [SM=g7475]
al_qantar
00martedì 9 settembre 2008 15:14
Non ti sei lasciata andare Angela, hai detto la verità. Qui è cosi
si commenta con lealtà e soprattutto allo scopo di dare agli autori i vari pareri per farne personali sondaggi e decidere quel che va e quel che non va.

Grazie per il resto


grande abbraccio

Al


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