Intervista a Sora Lella

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ariadipoesia
00mercoledì 3 settembre 2008 20:01
raccolta newsgossip le interviste impossibili di ariadipoesia

 

 

  • Nome:Sora Lella
  •  Professione:  Cuoca, attrice, sorella d'arte.  
  • Come mai ti conosciamo tutti con il nomignolo di Sora Lella?:    Sarà perchè so sorella de Aldo che  è nato prima de me è annato a fa il cabaret , la rivista e poi portava tutti a magnà alla trattoria a gratisse, perchè erano squattrinati 
  • Cosa è l'arte per te e come si manifesta attraverso te: L'arte è quanno che per esempio i fagioli borbottano sopra ar foco e stai già a immaginatte de magnalli con la cotica, de inzuppartece dentro er pane e ne senti pure il sapore, mastichi pure, ma nun hai ancora magnato nulla; ecco nun so se me so spiegata,  l'arte è insomma na cosa che c'è, che te piace, che te ce avvicini ma che nun se acchiappa mai.
  •  Quale evento della tua vita ti ha avvicinato all'arte e perchè ne sei diventata strumento attivo?
    Non so se è arte quello che ho fatto nela vita mia, diciamo che ho fatto un po di film ma non era n'attrice coem se dice  de studi,  ero naturale non era na cosa preparata.   SoraLè! me diceva er regista,  tu risponni come te la senti, nun te devi da preoccupà, perchè ce servi naturale.                                                                           
     Naturale, vor di che l'arte mia è la stessa vita che ho vissuto, tra le zuppe de fagioli, la coda a vaccinara, le pappardelle,  gli strozzapreti e a pasta cacio e pepe.  Poi ho mollato tutta a trattoria a mio figlio Aldo  e me so spostata a cinecittà, dover ho recitato con Totò, mitico! ammazzate e quante risate che me so fatta co lui e puro co Albertone.                                                                                                                                                       Dopo, Carlo Verdone mi ha voluto con lui a fa i film sugli spaccati de vita romana, dove che recitavo me stessa più o meno come sono naturale a casa mia co' i miei parenti.   Mica cose da gnente ho fatto, pensa che  mi hanno pure dato due premi, prima il David di Donatello  e poi il Nastro d'argento, forse per coprillo  che era ignudo.
  • Quale personaggio famoso del passato e del presente saresti voluta essere e perchè?.
    Me sarebbe piaciuta da esse la regina Margherita, almeno me dedicavano na pizza
  •  Un ricordo felice dell'infanzia ed uno meno felice
    Un ricordo felice so le belle tavolate de famija.
    Un ricordo triste è che nun ce stava nulla da magnà
  • E...cosa ti hanno insegnato entrambi?
    Fijo mio bello, che me dovevano da insegnà, non vedi come so cicciona? M'hanno insegnato che quando ce l'hai da magnà, magna, che la carestia nun manca mai.
  •  A  quale animale,colore,sensazione e stato emotivo t'identifichi nella vita di tutti i giorni?
    Certe vorte me sento un pachiderma,  altre volte na libellula dipende da quanno affanno c'ho e dai reumatismi ;  ammaza sti reumatismi,  m'hanno tenuta spesso lontana da quello che me piaceva fare,  per esempio cammiare pe Roma da campo de fiori fino a fontana Trevi.
  • Quale opera artistica avresti voluto comporre e perchè?
    Se avessi potuto comporre qualcosa di musicale avrei composto il paese dei campanelli perchè quella è l'idea di un isola felice.(escluso le corna)
    Se avessi dovuto comporre poesie avrei composto poesie in romanesco come trilussa gliela avrei cantate a sti quattro briganti.
  •  Il sogno ed incubo ricorrenti.
     Vedè Roma finalmente come era na vorta, senza traffico e senza tutta stà fretta.
  •  Il fine della tua arte
    Dimostrare che le cose genuine son sempre la migliori. Con i miei libri di cucina  un pochino l'ho fatto.
  •  Quando ti guardi allo specchio cosa vedi
    Roma
  •  Cosa rende un artista un genio e viceversa?
    Er cervello a fantasia l'impegno
  • Se vincessi una grossa somma come la impiegheresti per te stessa e per il sociale?
     Farei prima di tutto bonificare il Tevere, poi se rimanessero soldi a sufficienza, comprerei campo dei fiori e ce farei un monumento a Roma mia.
  • La tua massima o proverbio preferito.
    Chi pecora se fa il lupo se lo magna
  •  Cosa t'inibisce e cosa ti disinibisce
    Mi inibniscono le lusinghe, mi disinibisce leggere sui visi un sorriso sincero.
  • Quale domanda avresti voluto sentirti chiedere e perchè?
    La domanda che nun mi ha fatto mai nessuno, per pudore forse, è se sono stata felice nella mia vita. Forse hanno dato tutti per scontato che lo fossi o magari erano certi  che non lo fossi,  ma nessuno me lo ha mai chiesto.

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ariadipoesia
00domenica 21 settembre 2008 17:17
è stata davvero un bella esperienza mettersi in comunicazione con Sora lella [SM=g7421]
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