Piove, ma non ancora

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Rebby.
00sabato 11 ottobre 2008 22:57
" Eppur si muove ".

Poetica scienza.
La penso ora tra un rigurgito di fumo e l’altro
mentre le regalo un senso
che di scienza non ha nulla.

A volte le parole me lo nuotano
il cervello
e aspettano miglior colore per impressionarmi un sogno.

Non piove ancora
ma non importa
ariadipoesia
00martedì 21 ottobre 2008 21:20
Questo è un testo al quale va il mio inchino. [SM=x1670520]

Un testo che è da collocare oltre ogni trans avanguardia futurista.
In pieno sincronismo con la frenetica forza centripeda dell' era della globalizzazione
Un tempo di crisi per tutti gli stili letterari che hanno arancato o fatto peripezie fino al primo quinquennio del terzo millennio.
Rebby. dimostra con il suo testo che la poesia ha il compito primario di esternare l'intimo del pensiero nudo,
che qui si staglia nitido, tra le iperbole della confusione più totale.
Comincia con l'asserzione di Galileo a indicare che si procede, che nonostante tutte le difficoltà, la poesia ancora ha possibilità di esistere.
Seguita poi a tracciare le linee guida del suo personale manifesto poetico portando in evidenza il modo di intendere la poesia di questo mondo globalizzato e globalizzante che si muove abnubilando le coscienze dei popoli, poiché la gente ha dissennatamente ibernato non solo affosando le ideologie politiche ma anche quelle sociali e filosofiche, lasciando aperta la porta a tutto quello che la poesia non è ... "La penso ora tra un rigurgito di fumo e l’altro" (fumo uguale evnescenza)
La poesia dunque, ha il compito di dare voce alle sensazioni intime "mentre le regalo un senso "
riportate senza volerle proporre come assunto di scienza o fede per nessuno."che di scienza non ha nulla."


Bellissima l'espressione della terzina
sembra vederle quelle parole che ronzano nella mente del poeta
mentre aspettano di essere inscritte nell imminente volo poetico

Magnifica la chiusa che è di una semplicità disarmante
Rebby. riesce in un dittico in chiusa, apparentemente banale,
a rissumere un mondo, il suo mondo di poeta,
fatto di ricerca costante, così pestarda senza avvilirsi nel prova e riprova dedicato alla ricerca e all'ottimizzazione del testo imersa e impegnata sembra di vederla la sua faccina dispettosa, fare spallucce e riprovare ancora fintanto che non pioveranno poesie.

bravissima Rebby. [SM=x1654443]
Rebby.
00mercoledì 22 ottobre 2008 23:48
Mi hai spiazzata.

Non me l'aspettavo.

Non so ancora come reagire.

Ti rispondo quando la testa si ricordera' di essere attaccata ad un collo...

Ti ringrazio perche' so che pensi veramente cio' che hai scritto: e gia' ti vedo tutta indaffarata a comporre il commento, commentandoti a tua volta a voce alta, roca, profonda ma che nasconde un'animo molto ma molto nobile.


nel caso non te lo avesse mai detto nessuno..

GRAZIE DI ESISTERE.

Bacio

Reb
al_qantar
00venerdì 24 ottobre 2008 10:10
Quell'Angela ha detto tutto, non saprei cosa aggiungere se non che mi piace la costruzione di questa nuova sintesi della tua poesia.

Il puzzle delle immagini si compone con incredibile velocità e dà perfettamente l'idea di quello che accade nel cervello "nuotato dalle parole"

Bella codificazione

ciao Rebby
Rebby.
00venerdì 24 ottobre 2008 20:57
Non sarei nulla senza di voi.
doctorlecter
00venerdì 24 ottobre 2008 22:01
'mazzate aò.. vi ci siete messi d'impegno!

ma che bella combriccola c'è qui dentro! [SM=x1655116]
Rebby.
00sabato 25 ottobre 2008 01:02
Ti garantisco che e' tutto autentico.

Ci siamo messi nelle grane piu' volte per rimanere noi stessi, vero compagni??

Miau miau miau


Reb

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