UN FUSCELLO (a mio padre)

Stanchi della tua bontà
i globuli
smisero di giocare
elusero le regole
per una guerra cruenta
sul tuo corpo
ti lasciarono polvere
alle parole dei cari
mentre i tuoi occhi
vedevano ancora
nelle bugie
che barattammo
nell'unica proroga
di sollevare al cielo
per un'attimo
un fuscello
mentre l'attendeva
impaziente
incorruttibile
la trebbia
nella polvere che
chiamava....polvere
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Da:Voci scomode
www.santhers.com

è sempre un dono prezioso poter leggere le tue poesie.

Fortemente sentita per motivi facili da immaginare e decisamente bella, vera e poesia.

Grazie


Al

E' veramente difficile commentare un pezzo del genere.

Io comincerei col ringraziarti di averlo voluto condividere con questo forum.
Credo che certe cose che fanno cosi' tanto parte di noi non possano venire concesse a chiunque.
Diciamo che mi piace pensarlo.

Dovere non solo non dire un'amara verita' ma anche dover mentire: sono ore pesanti da vivere, da subire.

Un rispettoso abbraccio.


Rebby