Re: una sedia un cappello e un ombrello : un vecchio
V°D, 27/11/2008 10.29:
appendo il mio cappello
qui
in questa vecchia sedia
unta e spagliata
dove sta ombrello
che protesta muto
trascorre sbadigliando
la giornata
da quanti anni
non apre le parole
e tace alla pioggia
senza appello?
da troppo tempo parla
sempre solo
e litiga di già
con il cappello
è vecchio
diventato tale
poichè il mondo
l'ha rigettato là
Benvenuto Quinto D,
ho sempre creduto che postare un testo, un primo testo in un posto in cui ci si inoltra vale ad una presentazione vera e propria di se stessi; se questo risponde alla verità, possiamo dire con candida purezza che ci troviamo difronte ad un amico poeta dal cuore nobile, che ha avuto un periodo di stasi, forse perché indaffarato a risolvere i problemi di vita quotidiana, o per realizzare progetti lavorativi che hanno tolto tempo alla esternazione del mondo di dentro.
Ad un certo punto dell'esistenza il mondo interiore, se non lo si esterna, implode nell'anima e le ferite che procura possono essere devastanti, sopratutto se cerchi di uscirne volendo raziocinare le cose dicendoti che il tuo mondo è vecchio e desueto.
Dal tuo testo si coglie la voglia di gridare forte, che l'anima non invecchia resta sempre bambina nonostante le ferite che la vita le procura.
il testo "canta" a meraviglia, le immagini si stagliano nitide nella penombra, poiché le luci si adagiano dolcemente evocando oggetti nuovi e antichi scoprendoli con garbo.
complimenti.