Storie di Jack - L’arciere
…
un tempo ero un uomo normale, padre,
portavo fiori freschi nel mio cuore
tu sei mio errore preferito
le dissi a maggio un giorno
prendendo atto d’incantevole miraggio
ma in lunga marcia l’esercito in colonna
del giorno al lento decalare
lo strazio vidi invano molte volte
e affligger delle genti tramutate come in sogno
e diventai serpente, e arciere
un sogno io ebbi dopo, un sogno acuto padre,
dentro un infame calderone ero finito,
e più che io chiedevo d’aver pace
più forte io sentivo il mio dolore
così allo specchio di quel sogno
mi guardai
e dissi
se tu mi dici che non accetti più questo dolore
bhe ti rispondo io no
io me lo tengo e lo accarezzo al capo bimba mia
questo dolore è solo vita,
e io sono arciere, sempre
non una pigra ape fankazzista
7/09/04