nel cesso della notte

Nel cesso della notte (guardando Ballarò, una sera di settembre nel 2004)

…
Tanti pensieri m’avanzano nel giorno
Quelli in più li butto nel cesso della notte

Vedove incastonate di dolore
frignano perché ho venduto una chitarra

Bel pensiero eh?
Giù, nel cesso della notte

Vediamo un po’…

Stakanovisti preoccupati assai
del calo dei posti di lavoro?

Pensionati ridotti allo stremo
per eccessive perdite al superenalotto?

Finocchi gratinati al forno disperati
dal bando della caccia alla volpe?

Pacifisti spampanati e strapazzati
dai virulenta verba dei pacificatori?

Sbandieratori vari di catastrofe
piagnucolanti perché non succede niente?

Atomizzatori di mondezza costretti all’esilio
per circostante paura di leucemico lezzo?

Emettitori d’onde frastornanti cattolico tumore
ci impiantano cancri nel cervello?

Coloni americani con l’elmetto e il mitra
portano il vangelo tra i pozzi di petrolio?

Santi barbuti con mutande in dinamite
glorificano dio nel puzzo di cordite?

Agnelli sgozzati a due-tre-quattro gambe
ammacchiano le mura dei nuovi mattatoi?

Ed io che c’entro in questo sudiciume?

Questo ti vien da dire Jack…

Bhe, ognuno il suo che fare può
Quel suo lo faccia, un po’ per tutti

Io faccio miei questi pensieri mangiucchiati
Avanzi di delirio
Prima di buttarli
Nel cesso della notte

21/09/04