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Vello d'oro.
Un ariete dal manto d'oro aveva salvato, portandoli in cielo, i due figli di un re che la matrigna voleva sacrificare a Zeus; dopo il volo della salvezza, l'ariete fu a sua volta sacrificato, in segno di gratitudine; il suo vello fu consacrato ad Ares (Marte) e fatto custodire in un bosco sacro da un terrificante drago. Alla ricerca di questo favoloso manto d'oro si avventurarono gli Argonauti, condotti da Giasone con l'aiuto di Argo, che aveva costruito la nave (chiamata Argo) per questa avventura.
All'impresa partecipò anche il mitico poeta Orfeo, che ebbe il compito di calmare col suo canto melodioso i flutti del mare in tempesta e d'impedire che gli Argonauti cadessero preda delle malìe di quelle Sirene che saranno anche le tentatrici di Ulisse e dei suoi uomini nell'Odissea.



Teseo
Teseo, mitico eroe greco;gli sono attribuite innumerevoli avventure eroiche e uccisioni di mostri, di assassini e di malfattori, fra i quale il brigante Procuste.

Tra le sue imprese le più famose sono la discesa all'Inferno e il ratto di Proserpina (dea della Fecondità terrestre ma anche degl'Inferi); l'uccisione del Minotauro, l'impresa degli Argonauti (compagni di Giasone nella ricerca del Vello d'Oro).


Il Minotauro
Minotauro, mostro che sul corpo umano aveva una testa di toro; frutto dell'innaturale accoppiamento di Pasifae (moglie di Minosse e sorella della maga Circe) con un toro inviato per castigo dal dio Nettuno.

Minosse aveva pregato il dio del Mare di legittimare la sua pretesa al trono di Creta, promettendogli di sacrificargli un toro che fosse uscito dalle acque del mare come segno di assenso divino. Ma dopo che il toro fu apparso, il pretendente non mantenne il voto di sacrificarlo al dio, e questi, per vendetta, lo castigò infondendo in Pasifae, la moglie, un'insana passione erotica per la bestia.
Da qui, la nascita del Minotauro, mezzo uomo e mezzo toro.


Arianna
Arianna, figlia di Minosse e quindi sorella, per via di madre, del Minotauro; s'innamorò dell'eroe ateniese Teseo che uccise il mostro per liberare la città di Atene da un sanguinoso tributo umano impostole da Minosse.

Fu grazie all'innamorata fanciulla che l'eroe poté uscire dal labirinto nel quale aveva ucciso l'uomo-bestia che vi era imprigionato, dipanando verso l'uscita un gomitolo di filo (il filo d'Arianna).





trovato nel web

[Modificato da ariadipoesia 22/10/2004 14.32]

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