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Fin dal Medioevo le castagne rappresentarono la base dell'alimentazione per gli abitanti della montagna: già dall'anno Mille, sugli Appennini i castagneti da frutto presero il posto dei boschi di querce e le castagne divennero una risorsa fondamentale, tant'è vero che il castagno era chiamato dalle popolazioni montanare "l'albero del pane".

Occorre fare una distinzione fra Marrone e Castagna: anche se spesso vengono erroneamente definiti marroni tutte le castagne di grossa pezzatura, i veri marroni sono tipici dell'Appennino Tosco-Emiliano, delle vallate Piemontesi e di alcune zone del Lazio.

Le uniche varietà che possono fregiarsi del marchio di tutela IGP sono il Marrone del Mugello e il Marrone di Castel del Rio. Proprio dal sito del Consorzio dei Castanicoltori di Castel del Rio (www.marronedicasteldelrio.it) è tratta questa ricetta.

Ingredienti per sei persone:

Sfoglia di tre uova (300 gr di farina)
Per il ripieno: 200 gr di polpa di marroni freschi bolliti, 100 gr di mortadella tritata, 100 gr di parmigiano grattugiato, un pizzico di noce moscata, sale e pepe
Per il condimento: prezzemolo, erba cipollina, santoreggia, maggiorana, funghi porcini, mezzo spicchio d'aglio finemente tritato



Preparazione:
Passate i marroni bolliti al passaverdure, riducendoli in purea, e preparate il ripieno mescolando la purea con tutti gli altri ingredienti. Mettete una porzione abbondante di ripieno per ogni tortellaccio e chiudetelo accuratamente. Cuocete al dente i tortellacci in acqua salata, avendo cura di aggiungere un cucchiaio di olio nell'acqua prima di scolarli. Condite i tortellacci con il trito di erbe e funghi, legato con un filo d'olio extravergine di oliva e poco brodo. [SM=x557910]

Angela_______ari@dipoesi@


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