Eccola,questa è la stanza dei pensieri rapiti,
dei desideri nascosti, dei sospiri .
Impiastricciata , luminosa, viva .
E' possibile vederli,
rumorosi- silenziosi pensieri,
sparsi dovunque,
arrampicati sui muri
e sui vetri di quella finestra
dove schizzi di tempera colorata
formano gocce di tendine.
Sulla sedia di paglia,
nell'angolo opposto allo scrittoio,
fanno bella mostra drappeggi di lino
pronti per la posa.
Fiori di colori a olio
cospargono una tavolozza di legno di faggio,
sberleffo al colore originale
che in nessun angolo si apprezza.
I pennelli , infilati in cocci di creta
mostrano chiaramente
tutta la fatica che hanno fatto.
Nascosta da un telo,
nell'angolo più buio,
l'arpa, muta da tempo,
attende
(speranza vana),
delicate dita,
per vibrare come un tempo ,
quando con amore veniva accarezzata.
Immaginare
parole scritte nel suono,
pagine di musica che sinuose penetrare l'anima.
Lo scrittoio, posto di fronte alla finestra,
accanto al trespolo della tela preparata con cura,
calmamente invita a sostare
colei che si appressa a recuperare
forza e calma per potersi raccontare.
Quante lacrime ha raccolto,
quanti sospiri,
su quelle pagine di pentagrammi sparse disordinatamente!
Quel disordine-ordinato, quei colori caldi sparsi,
quelle mani di sole che entrano dalla finestra,
adagiandosi,come fari luminosi sui tubetti di colore,
accarezzano, e solleticano gioiose,
le tele lasciate ad asciugare.
Procedono poi calme a mescolarsi
in un solfeggio accorto con le ombre,
inventandosi una danza nel pulviscolo
che, scivola sulle pagine di musica antica,
dove sono appuntati scarabocchi di parole.
Un invito ruffiano a far brillare i pensieri fermati da tempo.
Questi, silenziosi giacciono,
decisi ad aspettare di essere coccolati ancora,
nei pomeriggi afosi,
quando l'estro si affievolisce e si ritorna allla ricerca delle ombre
incerte delle pagine scritte in precedenza.
Maliziosamente
la luce si allunga, irrispettosa,
sulle parti scoperte dell'arpa,
che timitamende si concede,
mostrando il suo tempo.
Questo, è l'unico posto
in cui mi sarà possibile, un giorno,
colorare con la musica le parole.