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biografia
Nato nel paese di Konstantinovo (oggi Esenino), nella regione di Rjazan', in Russia, da una famiglia contadina, Sergej Esenin fu mandato a vivere dai suoi nonni. Cominciò a scrivere poesie all'età di nove anni. Prodigio letterario, nel 1912 si trasferì a Mosca dove si guadagnò da vivere lavorando come correttore di bozze in una società editoriale.

L'anno seguente si iscrisse all'Università statale di Mosca come studente esterno e studiò lì per un anno e mezzo. Le sue prime poesie furono ispirate dal folklore russo.

Nel 1915, si trasferì a San Pietroburgo, dove conobbe i compagni poeti Aleksandr Blok, Sergej Gorodeckij, Nikolaj Kljuev e Andrej Belyj.

Fu a San Pietroburgo che divenne famoso nei circoli di letteratura. Aleksandr Blok fu soprattutto utile a promuovere le fasi iniziali della carriera di Esenin come poeta. Esenin disse che Belyj gli diede il significato della forma, mentre Blok e Kljuev gli insegnarono il lirismo.

Nel 1915, Sergej Esenin pubblicò il suo primo libro di poesie, intitolato Radunica, seguito a ruota da Rito per il morto (1916). Attraverso le sue collezioni di poesia pungente sull'amore e la vita semplice, divenne uno dei poeti più popolari del momento.

Esenin e il poeta Nikolaj Kljuev, all'epoca della loro relazione (circa 1917). Kljuev aprì la strada del mondo letterario al suo giovane compagno.Bisessuale[1] e avendo una bellezza fuori dal comune[2], si appoggiò nella prima parte della sua vita ad uomini influenti, mentre nella seconda parte la sua preferenza andò a donne influenti. Dotato di una personalità romantica, s'innamorava frequentemente, e in un breve periodo si sposò cinque volte.

Si sposò per la prima volta nel 1913 con una collega di lavoro della casa editrice chiamata Anna Izrjadnova, dalla quale ebbe un figlio, Jurij, che sarebbe stato arrestato durante le grandi purghe staliniste, e sarebbe morto in un gulag nel 1937. Nel 1916-1917, Sergej Esenin fu arruolato per il servizio militare, ma poco dopo la rivoluzione d'ottobre del 1917, la Russia uscì dalla prima guerra mondiale. Credendo che la rivoluzione avrebbe comportato una vita migliore, la sostenne, ma subito si disilluse e talvolta criticò persino il governo bolscevico in poesie come L'ottobre severo mi ha ingannato.

Nell'agosto 1917 Esenin si sposò per la seconda volta con l'attrice Zinaida Rajch (più tardi moglie di Vsevolod Meyerhold). Da lei ebbe una figlia, Tatjana, ed un figlio, Konstantin. Konstantin sarebbe poi diventato un famoso statistico di calcio.

Nel settembre del 1918 fondò una propria casa editrice chiamata Trudovaja Artel' Chudožnikov Slova (Трудовая Артель Художников Слова, "Compagnia lavorativa moscovita degli artisti della parola").
La notte del 27 dicembre Esenin scrisse col proprio sangue una poesia d'addio: Arrivederci, amico mio, arrivederci (До свиданья, друг мой, до свиданья). La poesia, non chiara (sul destinatario ci sono molti dubbi; non sappiamo ancora, ad esempio, se fosse uomo o una donna: in russo "drug" può significare contemporaneamente amico e amica, con netta prevalenza per il maschile), sarebbe stata da Esenin consegnata ad un amico, con la promessa di leggerla solo il giorno dopo; nel frattempo, Esenin si sarebbe impiccato. Il testo dell'addio dice:

(RU)
« До свиданья, друг мой, до свиданья.

Милый мой, ты у меня в груди.
Предназначенное расставанье
Обещает встречу впереди.

До свиданья, друг мой, без руки, без слова,
Не грусти и не печаль бровей,-
В этой жизни умирать не ново,

Но и жить, конечно, не новей. »

(IT)
« Arrivederci, amico mio, arrivederci.

Mio caro, sei nel mio cuore.
Questa partenza predestinata
Promette che ci incontreremo ancora.

Arrivederci, amico mio, senza mano, senza parola
Nessun dolore e nessuna tristezza dei sopraccigli.
In questa vita, morire non è una novità,
ma, di certo, non lo è nemmeno vivere. »

(Sergej Esenin, Arrivederci, amico mio, arrivederci (До свиданья, друг мой, до свиданья) )

È chiaro che quella del suicidio rappresenta la versione "ufficiale", riconosciuta dalla magistratura sovietica di allora. Ma, soprattutto negli ultimi anni, si parla sempre più di una messa in scena per mascherare l'assassinio del poeta da parte di alcuni uomini del regime comunista.
[Modificato da al_qantar 09/09/2008 02:29]