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Allappante: il termine si adopera per i vini che ricordano la sensazione che si avverte su lingua e gengive quando si mangia un frutto ancora acerbo. La sensazione può scaturire dall’ assaggio di vini particolarmente giovani.

Abboccato: il termine si riferisce al livello di dolcezza del vino. In particolare, si utilizza questo aggettivo ai livelli più bassi della scala che misura il grado di dolcezza di un vino.
 In genere il vino così definito presenta un grado di zuccheri relativamente basso.

Amabile: il termine si riferisce, anche in questo caso, al grado di dolcezza del vino. Siamo ad un livello medio della scala, a metà strada tra l’ abboccato e il dolce.

Dolce: l’ uso di questo termine indica che ci troviamo di fronte ad un vino che per grado di zuccheri e gusto lascia in bocca sensazioni di dolcezza ben definite.

Caldo: il termine si utilizza per vini che presentano un’ elevata gradazione alcolica e che pertanto lasciano in bocca una riconoscibile sensazione di calore.

Corposo: il termine si usa per descrivere quei vini che offrono sulla lingua e nella bocca una particolare sensazione di densità.

Morbido: termine adoperato per definire vini di grande equilibrio, vini che lasciano in bocca e sulla lingua una commistione armonica di sensazioni di dolcezza e corposità.

Strutturato: si usa questo termine per definire vini corposi e caldi allo stesso tempo.

Tannico: il termine può essere riferito solo ai vini rossi. I tannini contenuti nei vinaccioli e nella buccia subiscono in fase di maturazione del vino delle variazioni in grado di modificare il sapore del vino stesso, rendendolo più dolce e amabile.
Un vino tannico è un vino ancora giovane che non ha avuto il tempo di maturare la trasformazione dei tannini.

Angela_______ari@dipoesi@


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