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massima zen

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    doctorlecter
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    grande zucca
    Doc
    00 22/09/2008 21:55



    Quella che il bruco chiama fine del mondo
    il resto del mondo chiama farfalla
    (Lao Tzu)

    doctor______Lecter
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    ariadipoesia
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    Fabbricante di idee
    00 23/09/2008 13:06
    [SM=g7421] punti di vista.

    Davvero dipende ada che parte si guardono le cose.
    Angela_______ari@dipoesi@


    __Paginedivetro_BLOG__ di ari@dipoesi@

    pagine di vetro




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    ginevra67
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    00 23/09/2008 16:51
    bellissima massima! [SM=x557387] un altro modo per dire che in natura..nulla si crea e nulla si distrugge,ma tutto si trasforma. [SM=x557398] .L'IMPERMANENZA è uno dei concetti più profondi del mondo orientale:una sola cosa è certa e non muta....IL MUTARE DELLE COSE,ovverosia...l'impermanenza.sempre non è per sempre,almeno per come noi lo intendiamo,cioè in quel modo che cerca di fissare le cose che per loro natura si muovono.Sempre è quel movimento...che porta il bruco ad essere farfalla,l'uomo ad invecchiare,i sentimenti ad approfondirsi o...diventare altro.Cercare di sclerotizzare la vita ci porta ad esere degli infelici desiderosi che nulla cambi quando siamo felici,ma smaniosi del contrario se le cose non vanno come vorremmo.La realtà per fortuna è ben diversa e ci insegna ad osservare come la vita si compia senza affanni nel suo scorrere,lo diceva anche Cristo,no? [SM=g7349]
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    oroboros
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    club dei curiosi
    neofita
    00 01/09/2009 16:59
    Alcuni cenni attorno al movimento della realtà relativa
    Quella del muoversi di tutte le cose è una questione che meriterebbe di essere ulteriormente sviluppata, insieme alle gradazioni di questo muoversi e al rapporto che lega tra loro gli elementi che si muovono.
    Non è facile perché risulterebbe arduo analizzare, in riferimento ad ogni realtà, sia le ragioni del movimento che le sue proporzioni e misure. Si possono però dire alcune cose essenziali al riguardo: la prima è che le ragioni del movimento stanno nella ricerca di un equilibrio che è stato lasciato o perduto, se si vuole. Così si cammina o si corre. Si dovrebbe dire che la vita intera dell'universo è determinata da questa ricerca. La seconda considerazione riguarda la ciclicità e la sfericità vibratoria alla quale il movimento è sottomesso. La terza si riferisce all'asse attorno al quale la ciclicità si dipana. Ogni causa è asse per i suoi effetti, perché ne rappresenta il principio relativo che li contiene come possibilità in divenire. A propria volta ogni causa è anche effetto di un'altra causa che le è superiore gerarchicamente, e che costituisce un asse ancora più stabile, anche se sempre mobile e relativo, ma a un grado inferiore a quello che caratterizzerà i suoi effetti. Effetti che non potranno modificare la propria causa allo stesso modo del fuoco che non può bruciare il calore dal quale è generato. Di asse in asse, di causa in causa, seguendo una gerarchia sia temporale, per ciò che è sottomesso alla durata, che logico, per quanto ha la precedenza in quanto causa sui suoi effetti, si arriverà alla necessità di dover considerare il primo Asse attorno al quale tutto ciò che è... ruota. Come è stato ricordato nel post che precede, la legge che obbliga il tutto a muoversi è da considerare asse del movimento, sua causa prima quindi, e non sottomessa al suo effetto rappresentato dal movimento. È ovvio che se questa legge, che è principio universale, dovesse poter cambiare e muoversi a propria volta, i suoi effetti dai quali dipende la vita attuerebbero la condizione per la quale la vita cesserebbe di essere. Questa legge fissa non è, però, assoluta, e non può esserlo perché pur non vibrando e costituendo il mozzo attorno al quale l'universo intero gira è parte, essa stessa, della manifestazione della realtà universale e relativa. Certamente è al primo grado di relatività nei confronti dell'Assoluto, il Quale, nel Suo riflettersi, manifesta un allontanamento che dividendo determina il moltiplicarsi della realtà relativa, divisa e molteplice. L'Assoluto manifesta attraverso la ciclicità, e analogamente a come noi respiriamo, quando l'Assoluto inspira... l'universo cessa di essere e con lui anche il suo primo asse che legifera la rotazione a spirale, la quale è modulo di manifestazione universale.
    Quella che ho appena esposto è un frammento della dottrina metafisica universale, relativo al movimento, la quale è centrale a tutte le dottrine non duali del pianeta che abitiamo. Preciso che di mio, in questo esporre, c'è soltanto la scelta dei termini e il modo d'espressione, ma questa non è conoscenza umana, né della mente, ed è Zen come è Induista, Islamica, Ebraica, Cristiana, Jainista, Taoista, Zoroastriana. Ciao a tutti ;)