Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

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Ripresa

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    al_qantar
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    00 30/09/2008 23:39
    Rifacciamoci delle piatte
    dei giorni bui, fermi
    come pietre sull'anima

    Corriamoci sulla pelle
    a riprenderci le piste
    antiche, colorate di fianchi
    e bocche assetate di inediti
    fiori. Si aprano i ventagli
    e le parole senza schermo,
    si cerchino le note
    del prossimo flamenco
    e le nuove vele da issare





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    doctorlecter
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    00 01/10/2008 10:37
    Re:
    al_qantar, 30/09/2008 23.39:

    Rifacciamoci delle piatte
    dei giorni bui, fermi
    come pietre sull'anima

    Corriamoci sulla pelle
    a riprenderci le piste
    antiche, colorate di fianchi
    e bocche assetate di inediti
    fiori. Si aprano i ventagli
    e le parole senza schermo,
    si cerchino le note
    del prossimo flamenco
    e le nuove vele da issare.

    Qualcuno dirà infami lidi
    aspettano il cantore
    il tango del destino
    le rose con le spine sfrontato mostra
    Mostro è il futuro, incerto
    è il tavagliar del pellegrino
    ricerca di armonie di forme
    nel magma incandescente dei peccati
    e spicca il volo il merlo
    ma grida l'aquila dal nido
    il volo a bassa quota non le si addice.

    ...





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    00 01/10/2008 13:30
    Re: Re:
    doctorlecter, 01/10/2008 10.37:



    Rifacciamoci delle piatte
    dei giorni bui, fermi
    come pietre sull'anima

    Corriamoci sulla pelle
    a riprenderci le piste
    antiche, colorate di fianchi
    e bocche assetate di inediti
    fiori. Si aprano i ventagli
    e le parole senza schermo,
    si cerchino le note
    del prossimo flamenco
    e le nuove vele da issare.

    Qualcuno dirà infami lidi
    aspettano il cantore
    il tango del destino
    le rose con le spine sfrontato mostra
    Mostro è il futuro, incerto
    è il tavagliar del pellegrino
    ricerca di armonie di forme
    nel magma incandescente dei peccati
    e spicca il volo il merlo
    ma grida l'aquila dal nido
    il volo a bassa quota non le si addice.

    Se al passo insieme ci si avvia
    scansando il sasso
    che rovinoso ci vuol vedere caduti,
    la pietra dello scandalo angolare
    ritroveremo e ci vedrà seduti
    immersi nella policromia dei suoni
    provenienti dal creato.
    Pazzi!
    Ci diranno i sordi farisei della parola,
    non si cattura il suono
    con barattoli di colla di farina.
    L'alfa e l'omega si congiungeranno
    nel mentre smentiremo l'ipotesi codarda.








    qualcuno continui
    [Modificato da ariadipoesia 01/10/2008 13:35]
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    zuccone
    00 01/10/2008 20:57
    Ma noi sappiamo bene quanto costa il nostro urlare.
    Perche', da Faraone, si vuole eclissare
    il fiato nato stanco a riassumerci la vita?
    Dammi ora i tuoi fianchi che scendono la notte
    e riposa dal digiuno
    quel tuo labbrare stanco.
    Accarezzami di te e delle tue parole scarne
    che picchiano sul nido
    svegliadone il tic-tac.
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    00 01/10/2008 23:25
    Re:
    Rebby., 01/10/2008 20.57:


    Rifacciamoci delle piatte
    dei giorni bui, fermi
    come pietre sull'anima

    Corriamoci sulla pelle
    a riprenderci le piste
    antiche, colorate di fianchi
    e bocche assetate di inediti
    fiori. Si aprano i ventagli
    e le parole senza schermo,
    si cerchino le note
    del prossimo flamenco
    e le nuove vele da issare.

    Qualcuno dirà infami lidi
    aspettano il cantore
    il tango del destino
    le rose con le spine sfrontato mostra
    Mostro è il futuro, incerto
    è il tavagliar del pellegrino
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    nel magma incandescente dei peccati
    e spicca il volo il merlo
    ma grida l'aquila dal nido
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    Se al passo insieme ci si avvia
    scansando il sasso
    che rovinoso ci vuol vedere caduti,
    la pietra dello scandalo angolare
    ritroveremo e ci vedrà seduti
    immersi nella policromia dei suoni
    provenienti dal creato.
    Pazzi!
    Ci diranno i sordi farisei della parola,
    non si cattura il suono
    con barattoli di colla di farina.
    L'alfa e l'omega si congiungeranno
    nel mentre smentiremo l'ipotesi codarda.

    Ma noi sappiamo bene quanto costa il nostro urlare.
    Perche', da Faraone, si vuole eclissare
    il fiato nato stanco a riassumerci la vita?
    Dammi ora i tuoi fianchi che scendono la notte
    e riposa dal digiuno
    quel tuo labbrare stanco.
    Accarezzami di te e delle tue parole scarne
    che picchiano sul nido
    svegliadone il tic-tac.



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    fiori. Si aprano i ventagli
    e le parole senza schermo,
    si cerchino le note
    del prossimo flamenco
    e le nuove vele da issare.

    Qualcuno dirà infami lidi
    aspettano il cantore
    il tango del destino
    le rose con le spine sfrontato mostra
    Mostro è il futuro, incerto
    è il tavagliar del pellegrino




    ricerca di armonie di forme
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    e spicca il volo il merlo
    ma grida l'aquila dal nido
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    che rovinoso ci vuol vedere caduti,
    la pietra dello scandalo angolare
    ritroveremo e ci vedrà seduti
    immersi nella policromia dei suoni
    provenienti dal creato.
    Pazzi!
    Ci diranno i sordi farisei della parola,
    non si cattura il suono
    con barattoli di colla di farina.
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    nel mentre smentiremo l'ipotesi codarda.

    Ma noi sappiamo bene quanto costa il nostro urlare.
    Perche', da Faraone, si vuole eclissare
    il fiato nato stanco a riassumerci la vita?
    Dammi ora i tuoi fianchi che scendono la notte
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    [Modificato da ariadipoesia 03/10/2008 09:13]
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    club dei curiosi
    grande zucca
    00 04/10/2008 16:01
    Rifacciamoci delle piatte
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    Corriamoci sulla pelle
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    e le nuove vele da issare.

    Qualcuno dirà infami lidi
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    le rose con le spine sfrontato mostra
    Mostro è il futuro, incerto
    è il tavagliar del pellegrino

    ricerca di armonie di forme
    nel magma incandescente dei peccati
    e spicca il volo il merlo
    ma grida l'aquila dal nido
    il volo a bassa quota non le si addice.

    Se al passo insieme ci si avvia
    scansando il sasso
    che rovinoso ci vuol vedere caduti,
    la pietra dello scandalo angolare
    ritroveremo e ci vedrà seduti
    immersi nella policromia dei suoni
    provenienti dal creato.
    Pazzi!
    Ci diranno i sordi farisei della parola,
    non si cattura il suono
    con barattoli di colla di farina.
    L'alfa e l'omega si congiungeranno
    nel mentre smentiremo l'ipotesi codarda.

    Ma noi sappiamo bene quanto costa il nostro urlare.
    Perche', da Faraone, si vuole eclissare
    il fiato nato stanco a riassumerci la vita?
    Dammi ora i tuoi fianchi che scendono la notte
    e riposa dal digiuno
    quel tuo labbrare stanco.
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    Nulla imprigioni il volo
    dell'aquila e del falco
    che sia mare tempesta
    ad ubriacar parole
    di fulmini e saette
    si ricarichi il grido
    che scuota quel sentire
    che a volte intrappolato
    si ferisce sul filo spinato
    della vita
    pur di spiccare il volo.

    A te quindi mi dono vento
    agli artigli dell'aquila mi lego
    lambendo bianchi spruzzi d'onda
    alzandomi fino al candore del cielo.




    Qualcuno continui...
    [Modificato da ariadipoesia 05/10/2008 19:56]