(Esuli siamo così distanti dalla fonte)
Ancora il naufrago in mare di vita
Scorge le tue sponde sognate da lontano
Desidera l'ormeggio in porto nuovo
Carezzevole lo sguardo al tuo profilo
(gomitoli di pensieri sciolti in laghi di parole)
Sei l’Itaca negata al dolce approdo
vela squarciata al centro ormai non tiene
troppo schiumare d’onde al maestrale
l'isola appar lontana eppur vicina
(il filo è teso in labirinto chiuso d’ogni lato))
Nuova Penelope ancor la tela sfila
e tesse tra sospiri i fili di capelli
e intreccia parole gridate afone
fa trame tra lacrime e tra sospiri ordito
(Arianna a un nuovo eroe dona il suo filo)
Nettuno vorrà un giorno il mar placare
E dell'amata spiaggia baciare al fin la terra
Dissetando con acque non salmastre
In calici di mani con offerta d’amore.
(Sgorgherà dal minotauro morto il lago del rimpianto?)
[Modificato da ariadipoesia 06/10/2004 2.05]