Blues dell’esatto chirurgo
…
Come granchio chirurgo esatto
Inchiodato nel suo burqa d’osso,
Preciso al tempo ne li movimenti suoi,
Eppure rattrappito, ed ingessato quasi,
M’hai raccattato quel mattino a roma
Per riportarmi la dove m’avea buttato il mare
E mi guardavi, l’occhio quasi di traverso,
Direi bellissimo, egizio quasi,
Guidando quella macchina scassata
Mentre s’avvicinava spiaggia
Ribelle al vento, come denudata,
Lì dove m’hai lasciato, col sorriso che tu hai
15/10/04