Rebby.
00giovedì 23 ottobre 2008 00:41
Donami il sospiro di un’edera rossa
accoccolata e sola nel suo cadere a terra.
Per nascondersi e farsi foglia.
Secca.
Del piangersi le verdi notti
come ora i mulini a vento.
Inchiodati.
Sarà a scostarmi
l’amore del vento in dentro
e avanti e indietro
come le spade ai numeri.
al_qantar
00venerdì 24 ottobre 2008 09:59
Certo, il paesaggio autunnale si sente in tutta la sua ampiezza e riesci a far entrare il lettore in quei pensieri che sono i tuoi ricordi.
I mulini a vento inchiodati sono un'immagine molto triste e, dalla composizione del periodo sembrerebbe che, per il momento non ci sia la volontà di togliere quei fermi e lasciare che il vento muova quelle braccia.
bacio
Sebastiano
Ah, ti ho corretto quell'apostrofo!
Ciao
Rebby.
00venerdì 24 ottobre 2008 21:00
Me lo insegni??????
Ti adoro
Miau
Reb
PS: C'e' sempre una speranza nelle mie note melanconiche.
I mulini a vento inchiodati non mi fermeranno. :-)